ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO CERVELLO SECONDA PARTE: LA DOPAMINA.

Scritto da Lidia Martinelli
il Agosto 12, 2021
Nella categoria: psicosomatica

La dopamina


La dopamina rappresenta uno dei principali neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione dell’emotività, nella passione e nella ricerca, oltre che nella gioia e nel senso della ricompensa e della gratificazione. Infatti, è determinante nei comportamenti adattivi e nelle conseguenti implicazioni affettive, assumendo quindi un importante ruolo nella gestione del comportamento motorio, agendo sul controllo della coordinazione. A livello fisiologico, è una delle sostanze coinvolte nell’attivazione del sistema nervoso simpatico (ovvero la porzione di sistema nervoso responsabile dell’attivazione fisiologica dell’organismo, opposta al parasimpatico responsabile, invece, del rilassamento), in particolare causando accelerazione del battito cardiaco e innalzamento della pressione sanguigna. Elevati livelli di dopamina sono associati a maggiore energia ed euforia e, per questo motivo, a livello psichico, è fondamentale per la ricerca di piacere, soddisfazione e per il raggiungimento dei propri obiettivi.


Un premio per il cervello!


Studi condotti sui ratti nel 1954 hanno permesso di osservare l’esistenza di un circuito cerebrale responsabile, nello specifico, della percezione della ricompensa. Alcuni studiosi inserirono nel cervello di un ratto un sottile elettrodo al fine di stimolare direttamente specifiche aree cerebrali. Negli esperimenti, il ratto, premendo una leva, andava a stimolare la regione cerebrale dove l’elettrodo era infisso e, così, si osservò come, ponendo l’elettrodo in alcune zone della parte anteriore del cervello, il ratto premeva la leva quasi all’infinito, ignorando qualsiasi distrazione, anche il cibo. Queste aree vennero successivamente definite “centri del piacere” dal momento che, se stimolate, producono delle sensazioni simili ai momenti precedenti l’orgasmo. La dopamina è il neurotrasmettitore responsabile della sensazione della gratificazione conseguente al mangiare, al bere, al riprodursi, al successo, alla lotta e alla competizione. La gratificazione (o rinforzo psicologico) è determinante nei processi di apprendimento per far si che la persona perpetui il comportamento da apprendere per il tempo sufficiente ad interiorizzarlo.


Dopamina e disagio psicologico

Una scarsa attività dopaminergica si riscontra in particolare in soggetti depressi (oltre che in altri disturbi, quali il disturbo da Deficit d’Attenzione con Iperattività o la Sindrome delle Gambe senza Riposo) mentre, al contrario, un’iperattività nella produzione di dopamina è presente nelle sindromi maniacali e nei disturbi schizofrenici. Alti livelli di dopamina in specifiche zone sottocorticali e prefrontali possono anche provocare episodi o disturbi psicotici.

Dopamina e RICERCA

La ricerca è di centrale importanza nella vita, non solo per la funzionalità generale del cervello ma anche perché rappresenta un elemento centrale nella vita di ognuno di noi spingendoci verso il bello e l’evoluzione personale. Senza la motivazione al ricercare, manca la forza propulsiva del Sé per trovare modi di vivere con piacere e soddisfazione, sia le attività più strettamente connesse alla sopravvivenza, come mangiare o fare sesso, sia le attività più alte cognitivamente, come la ricerca scientifica. La ricerca può essere intesa, infatti:
-in senso fisico, attivandosi in relazione a bisogni di cibo, bilanciamento omeostatico, nido, territorio, accoppiamento o rifugio dal pericolo;
-in senso emotivo, stimolando comportamenti di gioco e socializzazione per facilitare l’ottenimentodicuraevicinanzaemotiva;

-in senso intellettivo, sottoforma di spinta creativa, curiosità, ricerca della conoscenza, ricerca scientifica, artistica o storica o, ancora, come ricerca psicologica nell’approfondire la conoscenza di sé stessi.
Le aree coinvolte nella spinta alla ricerca formano un sistema che si sposta dal basso verso l’alto partendo dal VTA (area tegmentale ventrale) verso:
-l’ipotalamo laterale
-il nucleo accumbens
-la corteccia prefrontale mediale.

Come scritto sopra, se questo sistema si ipo o iperstimola, provoca disturbi che vanno dalla depressione a psicosi o schizofrenia. Un aspetto fondamentale da sottolineare è il legame tra abuso di sostanze e dopamina. Sostanze come cocaina, anfetamine e cannabinoidi agiscono principalmente attraverso il sistema dopaminergico e quando sono queste sostanze a provocare l’iperstimolazione si possono generare comportamenti stereotipati o intenso interesse verso affari mondani fino, a lungo andare, alla tendenza ad essere sospettosi e paranoidi. Gli oppioidi endogeni (quindi prodotti dal nostro stesso cervello) portano a vivere situazioni affettive positive, esattamente come se si fosse in compagnia di persone care o amici fidati. Questo processo aiuta a comprendere sia perché il consumo di determinate sostanze può condurre facilmente all’abuso, e sia perché spesso, dietro ad un abuso di sostanze, sono presenti carenze nell’affetto e nella cura ricevuti o mancanza di sostegno sociale ed emotivo.


Riferimenti bibliografici

Stahl M.S. (2002), “Psicofarmacologia essenziale. Basi neuro scientifiche e applicazioni pratiche.” II edizione a cura di L.Pani e G.L.Gessa. Centro scientifico editore, collana Psichiatria Clinica.

Bear MF Connors, BW Paradiso AP (2007) “NeuroscienzeEsplorandoilcervello” III

Montecucco F.M. (2010), “Psicosomatica olistica. La salute psicofisica come via di crescita
personale. Dai Blocchi psicosomatici all’unità dell’essere.”, Meditarrenee editore.

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